Costiera Amalfitana: cosa vedere e visitare
Nessun luogo in Campania è più magico della Costiera amalfitana. Se pernottate a Sorrento non potete farvi mancare un tour lungo le strade tortuose di questa spettacolare attrattiva. Ecco alcune delle cose più importanti da vedere in Costiera Amalfitana.
Visita alla Costiera Amalfitana partendo da Sorrento
Da Punta Campanella, che idealmente divide la costa sorrentina dalla costiera amalfitana, ci si trova davanti i tre isolotti de Li Galli che hanno incantato ed ospitato durante il ‘900 il celeberrimo Nureyev, prima di approdare a Positano da decenni considerata la spiaggia dei Vip internazionali.
A Positano tutto è all’insegna del colore; “un vero nascondiglio ai margini della storia” come la definì lo scrittore Stefan Andres. Oltre al fascino arabeggiante dei vicoli e delle interminabili scalette che si popolano in ogni stagione e in ogni ora del giorno, sotto la principale chiesa di Santa Maria Assunta in cui è custodita l’icona di una Madonna nera che, secondo la leggenda, sarebbe collegata al nome del luogo, verso la spiaggia di Marina Grande è emersa una villa marittima romana di età imperiale travolta dalle pomici dell’eruzione che cancellò le città vesuviane.
Si prosegue alla volta di Praiano per raggiungere il fiordo di Furore, reso celebre dalla sua natura selvaggia che per anni ha nascosto ai riflettori Roberto Rossellini ed Anna Magnani che vi soggiornarono spesso. Ma Furore è anche storia ed arte con le chiese di S. Elia e S. Michele e i muri d’autore, un autentico museo all’aperto dove gli artisti liberano la creatività in un’esplosione di cromie accese e variopinte.
Altro borgo marinaro esclusivo è Conca dei Marini, caratterizzato dai bianchi tetti delle case e il color smeraldo dello specchio di mare che ha attratto le star del cinema e del jet set internazionale. La vera attrattiva di Conca dei Marini è la sfogliatella Santa Rosa sfornata in origine dal convento cinquecentesco delle Domenicane di Santa Rosa.
Siamo finalmente ad Amalfi, città da cui prende il nome la costiera amalfitana. Nell’antichità Amalfi avamposto marittimo della grande Nuceria Alfaterna e, in seguito, una delle più importanti Repubbliche Marinare, fu proprio Amalfi a riannodare rapporti commerciali con tutto il Mediterraneo. Dopo la caduta dell’Impero Romano affluirono nuovamente in Europa le spezie d’Oriente e la carta: proprio ad Amalfi si impiantarono innumerevoli cartiere, grazie ai contatti con il mondo arabo e la Carta d’Amalfi ancora oggi è molto richiesta soprattutto per realizzare partecipazioni di nozze. Oltre al mare mozzafiato e all’imponente cattedrale di Sant’ Andrea, interessante è il museo della carta dotato di una ricchissima biblioteca.
Appena dopo un tornante compare Atrani, paese della costiera amalfitana che ammaliò negli anni venti Cornelius Escher, l’artista che dedicò alla piccolissima cittadina una serie di disegni e schizzi che la resero famosa. Ad Atrani non sono solo interessanti le asimmetriche case e viuzze ma anche le grotte lungo la linea di costa, la più nota è quella cosiddetta “grotta di Masaniello” dove sembra che il capo dell’omonima rivolta napoletana si sia rifugiato.
Che fare ora proseguire per Minori o risalire verso Ravello? Forse una sosta nel paese ritenuto il salotto della divina costiera amafitana ci aiuta a scrutare l’orizzonte verso l’ampio golfo lunare di Salerno. Nei giorni tersi di primavera l’occhio spazia lontano fino a Capo Palinuro verso le terre di Calabria. Nell’antica Ravello sono giunti in tanti inerpicandosi a dorso di muli o cavalcando come fece Richard Wagner nel maggio del 1880 per ritrovare il mitico giardino di Klingsor per il suo Parsifal. Intellettuali ed artisti, poeti e dive vi hanno soggiornato, scritto o amato: da Giovanni Boccaccio a Greta Garbo, autentica icona del cinema di tutti i tempi.
Dall’alto si ha una visione verso il basso su Minori e Maiori. Le due città della costiera amalfitana sono contigue: nella prima è possibile visitare una villa romana proprio al centro del paese di età imperiale che conserva splendidi mosaici policromi ed uno stupendo Viridarium; la seconda, l’antica Regina Maior, dotata di un modernissimo porto turistico, è particolarmente attiva e viva in ogni stagione con grandi alberghi e spiagge amene che accolgono i turisti in un’atmosfera piena di vitalità.
Si arriva così a Cetara, piccolo borgo di pescatori, famosa per la colatura di alici, sviluppata da un’insenatura riparata dalle correnti.
Finalmente Vietri sul Mare la prima perla della costa, celebre per le ceramiche esposte in ogni angolo del paese e da tempo esportate in tutto il mondo che connotano pareti di palazzi, fontane e terrazze dell’attivissimo centro, caratterizzate dal colore inteso. La sua spiaggia sottolineata da due scogli soprannominati i due fratelli annuncia il grande scalo marittimo di Salerno.